mercoledì 2 marzo 2016

Il Piccolo Principe

Ciao a tutti amici miei,
dovrei martellarvi con il secondo volume de LA COMPAGNIA DI INTRIGO che è uscito. Da ieri in tutti gli ebook store. 
Tuttavia ho voglia di chiacchierare con voi di libri, film, libri e film, cinelibri, e via dicendo.
Mi vergogno ad ammetterlo ma nella mia biblioteca manca un libro che provvederò a procurarmi perché a questo punto il gap va recuperato a tutti i costi.

IL PICCOLO PRINCIPE
Dovevano farne un film per farmi convincere ad appassionarmi alla storia. Non ho mai capito se è un libro per bambini, o per adulti che vogliono restare bambini. E' una favola non facilmente collocabile secondo me.
Il film è bello. Naturalmente rivisto in chiave moderna. C'è questa bimba che vive con la mamma la quale vorrebbe che lei divenisse una sorta di robot. Tutto è programmato. In effetti poi si scoprirà che l'intera città è programmata. Ognuno ha un suo compito. Ognuno svolge un lavoro. Si piega la testa e si vive, o sopravvive.
La casa dove si trasferiscono mamma e figlia costa poco perché il vicino è strambo. Ha un aereo in giardino ed è uno scrittore. Lui racconta la sua storia e cerca di distrarre la bimba dai suo compiti, dalle sue occupazioni scandite da un orologio...la nostra vita.
Sveglia, colazione, scuola o lavoro, pranzo, lavoro, sport, cena, riposo e via di nuovo.
Tutto è scandito da una cadenza irrefrenabile. E si corre. Si va avanti, Si accumula.

La bimba affascinata dalla storia del Piccolo Principe che vive su un pianeta e vaga, innamorato di una rosa, finirà con l'affezionarsi al vecchietto e cambierà totalmente la sua vita.
Scoprendo che in fondo L'ESSENZIALE E' INVISIBILE AGLI OCCHI.
Già.
Non è un film per bambini. Troppo complesso. Se tanto mi da tanto immagino il libro. Vi dirò.
Una ignorante Madame Twenty.

Ah... 

e

mica pizza e fichi! Madame Twenty

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