venerdì 12 febbraio 2016

Benefattori a noi!

Oggi torniamo alla rubrica CINELIBRI, o libricine, libricini. Insomma come vi pare tanto anche stavolta la realtà è che il film non prende spunto da nessun libro quindi poco male come si chiama la rubrica. 
La pellicola di cui voglio parlarvi è FRANNY il cui titolo in inglese rende decisamente meglio (mi chiedo perché non lo abbiano mantenuto anche in Italia) THE BENEFACTOR (e qui in effetti capisco perché non l'hanno mantenuto così in Italia... qui di benefattori non ce n'è). Tant'è...


Ora, il signor Gere ha sempre un suo perché questo è certo ma qui quello che salta all'occhio è un fisico davvero devastato. Ragazzi miei o i truccatori sono fantasmagorici oppure Richard si è mangiato l'orso di Di Caprio. Tutto.
Comunque lui è amico di una coppia, ma amico amico, di quelli che, secondo me non sai come toglierti dai piedi. Voglio dire. E' il tipo che si mette a letto con loro, in mezzo. Un po' ambigua come situazione.
Tuttavia un giorno si mettono in auto, lui comincia a fare il cretino e provoca un incidente nel quale i due amici muoiono.
Bell'amico. Tz.
A quel punto comincia a bere, litri di morfina misti ad alcool, fumo ma niente rock n' roll.
Lui ha tanti soldi piovuti come manna dal cielo perché non si capisce come se li è guadagnati. E soprattutto se li ha guadagnati davvero.
Mette in piedi un ospedale e ci va a vivere dentro. O sopravvivere che è meglio.
A questo punto spunta la figlia della coppia. Si è sposata e aspetta un bambino.
Il benefattore si mette all'opera e inizia a gestire la vita della coppia come fosse un capotreno coi trenini, sposto qua, fermo, riparto.
Lo fa fino all'estremo. Si porta a un punto talmente oltre confine che arriva a confessare finalmente di essere stata lui la causa dell'incidente.
Ecco, se avete un segreto inutile tenerlo dentro perché poi la pancia vi diventa come quella di Gere. Agghiacciante.
Piuttosto leggete così vi preservate la salute.


C'è qualche segreto anche qui ma state tranquilli. La vostra pancia vi ringrazierà. E pure io.

Madame Twenty

Nessun commento:

Posta un commento

Dite la vostra