sabato 13 febbraio 2016

Non aprite quella porta

Allora sono in preda a un virus cinofilo, cinefilo, malefico. Scusate ma ho sentito parlare di esorcismi e sono entrata nel personaggio.
Il film che ho visto ieri (tranne una parte in cui mi sono addormentata quindi prendete la mia recensione con le pinze) è stato molto poco soft, roba da stomaco di ferro. 
Naturalmente conosco il genere quindi va affrontato per quello che è. Tutto sommato un bel film!
THE HATEFUL EIGHT


L'inizio è stile casa del Grande Fratello. Tutti chiusi dentro una locanda, sbarrati con assi alla porta perché il vento se la tira via. Il Grande Fratello esiste veramente perché è nascosto sotto la dispensa. I tizi, cacciatori di taglie, si portano dietro una donna che vale parecchi soldi. Il fratello giù in dispensa ha intenzioni serie di riportarla a casa viva. Illuso!
Dunque il secondo remake è Non Aprite Quella Porta (anche perché è chiusa a doppia mandata).
Gli otto soggetti sono completamente schizzati, fuori di cervello. 
Non si sa chi è peggio.
E fuori c'è la tormenta, fa freddo, talmente freddo che un buon caffè ci vorrebbe proprio. Di quelli che fanno resuscitare i morti, oppure... far schiattare i vivi. Sì perché i primi pezzi li perdiamo così. Qualcuno mette del veleno nel caffè è comincia la sagra dello splatter.
A quel punto si scatena il mondo. Il nero ci rimette gli ori di famiglia. Altri la gamba.
Alla fine restano in tre. La donna destinata ad essere impiccata così finisce. Mai contraddire una donna.
Gli ultimi due porelli, a loro toccherà chiudere bottega.
Musiche di un meraviglioso Morricone. Tarantino è tarantino. Se vi piace il genere sono 3 ore spese bene. 
Se poi come sempre preferite leggere, almeno fatelo con criterio.


Fatemi contenta una volta tanto no!?

Buon weekend dalla vostra Madame Twenty

Nessun commento:

Posta un commento

Dite la vostra