lunedì 22 febbraio 2016

L'amica geniale di Elena Ferrante

Oggi parliamo di libri perché fondamentalmente la mia passione è questa! il cinema se la batte certo ma si sa, cinema e letteratura in fondo vanno a braccetto.
Bisogna accontentarli entrambi per goderne appieno. 
Io non li faccio offendere. Ci provo!
Appassionata, lo confesso, di letteratura americana, thriller, fantasy e tutto ciò che, ben scritto sia chiaro, proviene da Oltreoceano, sto cominciando ad assaporare qualcosa in più della letteratura italiana. Me lo sono imposto perché voglio crederci.
E non sono rimasta affatto delusa.


Sì, mi sono buttata su un genere particolare. Narrativa. 
Voi ce l'avete un'amica geniale? io no! no, decisamente no!
E' una storia di amicizia, in primo piano ma, è la storia della vita del Sud, degli anni in cui la televisione era una scatola che attraeva più di ogni altra cosa. La vita a Napoli era netta. Plebe e Signori. 
Oggi, forse, è ancora così ma i margini si sono assottigliati. Almeno nei piccoli centri.
Una bella storia. Confesso che le prime righe mi hanno fatto pensare subito ad ACCIAIO della Avallone. Un libro che ho amato molto.
Tuttavia poi le cose diventano un tantino diverse.
E' un libro a puntate. Ne seguono gli sviluppi della storia che in effetti mi piacerebbe conoscere.
E' uno dei primi libri che non mi attiravano per nulla dalla copertina. In genere mi lascio ammaliare ma, la copertina non mi piace. Per niente. Rende l'idea per carità ma non mi piace.
La storia si. Lila Cerullo ed Elena Greco vengono assalite dai cambiamenti culturali, dai cambiamenti ormonali, cambiamenti di aspettative. Tutto cambia, molto si trasforma ma quel che rimane non si tocca, non si smuove. 
Davvero brava Elena Ferrante.

Il genere che scrivo io, inutile ricordarvelo, è diverso. Ma si intrecciano anche qui storie di amicizie. Cambia l'ambiente, cambia la prospettiva ma le belle storie ci faranno sempre vivere le vite che non avremmo tempo di affrontare.
Io scrivo #conlafantasia nelle vene.


Ditemi cosa ne pensate e leggete, leggete, leggete. Sempre.

La vostra Madame Twenty

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